
Pubblicato da Staff Fiera il 22 Sep, 2019
Una grande festa
popolare, un luogo dove la tradizione incontra l’innovazione, dove nel segno
dell'ambiente e di una economia sostenibile si guarda al futuro del mondo.
Bilancio positivo per l’83esima Campionaria Generale Internazionale, che nel
corso dei nove giorni è riuscita a soddisfare sia i visitatori che gli
espositori.
Cibo, birra
e vino protagonisti della kermesse. “Quest’anno – racconta Paola, imprenditrice
del mondo della birra – abbiamo raddoppiato la nostra presenza. Abbiamo venduto più di 5mila
litri di birra, la gente è sempre più curiosa delle birre artigianali. A parte
i numeri, siamo soddisfatti per l’organizzazione della Fiera, spettacolare lo
spettacolo delle luci. Abbiamo notato più cura nei dettagli e un miglioramento
nella comunicazione, che ha permesso un afflusso maggiore”.
Nel
padiglione della Sicilia, record per gli arancini con oltre 20mila pezzi
venduti. Apprezzatissimo nel padiglione dell’Agroalimentare il “cono del terrone”, un mix di prosciutto,
formaggi, salami calabresi e olive, comprato da oltre 15mila visitatori.
Tra gli
articoli più venduti nel padiglione della nazioni il boomerang ungherese con
quasi 2mila pezzi venduti. Bene anche i fischietti peruviani, le pashmine
nepalesi, gli incensi indiani e i tappeti egiziani. “È stata la mia seconda Fiera del Levante – racconta
Momar, che arriva dal Senegal –, la prima è stata cinque anni fa. Questa volta
è andata sicuramente meglio, abbiamo venduto moltissime fasce di stoffa etniche”.
L’Automotive
ha registrato presenze di visitatori – e centinaia di autovetture vendute – da
tutte le regioni del Mezzogiorno e anche da Roma. Preso d’assalto dalle donne
il padiglione Mediterranean Health & Beauty, dedicato alla bellezza. “Ci
possiamo ritenere soddisfatte – dice Tiziana – dell’organizzazione
dell’affluenza della clientela. La nostra azienda commercializza
apparecchiature per centri estetici, realizziamo SPA e ci occupiamo anche della
progettazione. Siamo qui presenti già da sette anni, ma quest’anno non abbiamo
mai avuto un attimo libero, siamo stati sempre occupati. Ben vengano fiere come
questa”.
Non solo
vendite. La Campionaria è anche una preziosa vetrina per le start up e le
imprese dell’innovazione. Un riscontro estremamente positivo proviene dagli
spazi “Handmade” del Padiglione 110. “Mi ha colpito – racconta una espositrice
– che i visitatori, entrando in questo padiglione, hanno assaporato questo
vento di novità. Sicuramente abbiamo contribuito ad innalzare il livello
culturale perché abbiamo parlato tanto di bio-sostenibilità e green building”.