
Pubblicato da Nuova FdL il 23 Feb, 2018
PARTE DA BARI IL RILANCIO DEL MEZZOGIORNO
Parte da Bari “Sudact” il roadshow organizzato dall'Ugl, per cercare di rimettere al centro dell'agenda politica del governo, il Mezzogiorno.
Nove proposte per il Sud che verranno presentate in altrettante regioni, compresa la Tunisia dove verrà affrontato il ruolo strategico dell'Italia e dell'Europa nel Mediterraneo. La tappa, nel capoluogo pugliese, in occasione della Fiera del Levante ha affrontato la questione ambientale che può essere analizzata, secondo l'Ugl, individuando tre macroaree principali: una relativa al rapporto fra ambiente e industria (vedi Ilva di Taranto); l'altra riguardante il dissesto idrogeologico e l'ultima relativa alla gestione dei rifiuti e al ruolo dell'ecomafia. Un'esempio della gestione dissennata dell'ambiente è la presenza in Italia di ben 188 discariche abusive e la maggior parte di esse, 143 sono nelle regioni del Mezzogiorno (Campania 48, Calabria 43, Abruzzo 28 e 12 in Puglia e Sicilia). Sudact parte dai sindacati, perché “il governo – come ha detto ai cronisti Francesco Paolo Capone, segretario generale Ugl - non ha fatto nulla per il Sud. Nell'ultima finanziaria – ha spiegato - ha citato la parola Sud, 2.500 pagine di provvedimenti soltanto una volta a fianco alla parola Corea, quindi citando un altro fatto. Il Sud – ha sottolineato - è il grande assente delle politiche di questo governo. Noi ci saremo aspettati invece un'attenzione – ha continuato Capone - ancor prima che lo Svimez lanciasse l'allarme. Questa attenzione non c'è stata, non la vediamo neanche all'orizzonte. Dobbiamo lamentare anche una difficoltà dei governatori delle Regioni del Sud – ha detto - che hanno quella che in gergo si dice una filiera corta, politicamente parlando, che non riescono ancora a fare proposte al governo, ad avere un quadro organico. Abbiamo avuto l'ambizione, più che la presunzione di contribuire a questo dibattito – ha continuato - creando una serie di eventi, uno per ogni regione, per creare un'organica visione delle cose e avere una piattaforma che poi porteremo ai governatori sia a livello locale che nazionale. Credo – ha concluso - che questa sia un'iniziativa finalizzata soprattutto a rimettere il Sud in condizioni di camminare, crescere e competere come gli compete, perché l'Italia senza il Sud non va da nessuna parte”.
"Questo è il luogo in cui si è svolto in maniera più completa, in maniera più organizzata - ha detto il presidente della Fiera del Levante, Ugo Patroni Griffi - il dibattito sulla questione Meridionale. Non un libro dei sogni - ha continuato - ma qui il governo negli anni '60, '70 fino forse agli albori degli anni '80, indicava quelle che erano misure per colmare il gap che dall'Unità d'Italia non ha accennato mai a diminuire. Un gap - ha spiegato - che oggi in una fase recessiva è ancora di più insopportabile e che traccia un solco, tra due Italie che iniziano davvero a non comprendersi più. Dobbiamo riprendere quel dialogo - ha concluso - presentando alle parti sociali e all'opinione pubblica piattaforme programmatiche concrete, attuali e realistiche".
Per parlare di Sud bisogna che lo facciano i sindacati. Ne è convinta la vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera, Renata Polverini che ha continuato: "In questo momento l'Ugl pone all'attenzione delle istituzioni, ma soprattutto della politica e del governo nove appuntamenti importanti. Il primo non poteva che essere qui a Bari, una grande città del passato industriale che ha visto purtroppo scarsa attenzione non solo all'ambiente, ma anche alla salute. Mi pare che iniziare qui, soprattutto in occasione della Fiera del Levante - ha concluso - sia un buon inizio".