
Pubblicato da Nuova FdL il 23 Feb, 2018
Cresce vistosamente il mercato delle macchine agricole in Puglia. I dati relativi al periodo gennaio-settembre indicano un incremento delle vendite di trattrici pari al 31%, nettamente superiore rispetto al dato medio nazionale già particolarmente positivo (9,7%). In crescita anche altre tipologie di macchine grazie ad un buon utilizzo dei PSR, i fondi di Unione Europea/Regione che prevedono alcune misure specifiche per l’acquisto di macchine agricole.
La ripresa del mercato delle trattrici, che si registra complessivamente a livello nazionale, vede andamenti particolarmente positivi in Puglia. Nel periodo gennaio-settembre 2017, a fronte di una media nazionale che segna un incremento delle vendite di trattrici pari al 9,7%, la Puglia mette a segno un +31,1% in ragione di 1.269 macchine immatricolate. Incrementi vistosi, sia pure riferiti a quantitativi di macchinario relativamente limitati, si riscontrano anche per le mietitrebbiatrici (+113,3%, con 32 macchine vendute, a fronte del dato nazionale che indica un passivo del 3,6%), e per i sollevatori telescopici (+17,4%, in riferimento a 27 unità vendute, dato anch’esso in controtendenza rispetto a quello nazionale che risulta in calo del 25,3%). Il balzo in avanti della regione – è stato spiegato nel corso della conferenza per la presentazione dell’edizione 2017 di Agrilevante, tenutasi questa mattina a Bari presso la sede regionale pugliese – dipende in buona misura dall’efficienza dell’amministrazione nell’utilizzo dei PSR, i Piani di Sviluppo Rurale cofinanziati da Unione Europea e Regione. “La ripresa del mercato in Puglia riavvia un processo di rinnovo del parco agro-meccanico – ha spiegato nel proprio intervento il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – che appare necessario per rendere l’agricoltura più competitiva in termini di produttività e di qualità”. Sul territorio pugliese si stima siano in funzione circa 139 mila trattrici (pari al 7% del totale nazionale che assomma a circa 2.025.000 unità) concentrate prevalentemente nella provincia di Foggia (30% del parco totale pugliese), e nella provincia di Bari (27%), seguite da Taranto (15%) e con percentuali decrescenti da Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Lecce.