20/10/22

Costruire una piattaforma tra i paesi della regione adriatica

Costruire una piattaforma tra i paesi della regione adriatica

Costruire una piattaforma tra i paesi della regione adriatica

Pubblicato da Staff Fiera il 20 Oct, 2022

Valgono 16,2 miliardi nei primi sei mesi 2022 gli scambi tra Italia e l'area balcanica e sono in forte crescita. 


ll dato è emerso nel corso della conferenza "L'Adriatico come comunità geo-economica per la pace e la stabilità tra Europa e Mediterraneo", svoltasi questa mattina a Bari nell’ambito dell’85esima Campionaria della Fiera del Levante e promossa da Unioncamere, Fondazione Pax Humana, Università Luiss Guido Carli, in collaborazione con la Camera del Commercio Estero della Bosnia ed Erzegovina. L’iniziativa è stata organizzata in sinergia con Camera di Commercio di Bari, Nuova Fiera del Levante in coordinamento con organizzazioni già operanti sul territorio come il Forum delle Camere di Commercio dell'Adriatico e dello Ionio (AIC) e il Western Balkan 6 Chamber Investment Forum (CIF).


La Comunità Adriatica (Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo e Albania) rappresenta un’importante area. Unioncamere, Fondazione Pax Humana e Università Luiss Guido Carli, in collaborazione con la Camera del Commercio Estero della Bosnia ed Erzegovina, intendono creare le condizioni per la creazione di una piattaforma di dialogo e interazione tra i paesi e le imprese dell'area adriatica, a partire dal rafforzamento della collaborazione con i sistemi camerali della regione. 

La conferenza promuove una vera e propria "Comunità adriatica" e sancisce la conclusione di due giorni di incontri tra rappresentanti dei sistemi camerali e personalità istituzionali di tutti i Paesi dell'Adriatico, dell'Unione Europea (Commissione  Europea e Banca Europea per gli Investimenti) e  delle istituzioni nazionali (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale). Alla conferenza hanno partecipato Guido Clary, Capo Unità- Balcani, Banca Europea per gli Investimenti, Joze Tomaš, Presidente del Forum della Camera di Commercio Adriatico-Ionica (AIC), Marko Mandic Coordinatore e di progetto di Western Balkans 6 Chamber Investment Forum, Egidio Ivetic, Professore di storia moderna e storia del Mediterraneo- Università di Padova, Gilles Kittel, Commissione Europea. Prima delle conclusioni, affidate a Vincenzo Boccia, Presidente Luiss Guido Carli, Maria Nicoletta Gaida, Presidente di Pax Humana Foundation, Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, e Dravko Malincovich, sono stati presentati anche i risultati di due gruppi di lavoro composti da rappresentanti di Fondazione Pax Humana, Unioncamere, Luiss Guido Carli, Regione Puglia, Camere di commercio dei paesi dell’area, Forum AIC e da esperti e rappresentanti di istituzioni dei Paesi europei e dell’area dei Balcani. Ha moderato il convegno il Direttore generale Luiss Guido Carli Giovanni Lo Storto.


Dopo i saluti dell’assessora alla cultura del Comune di Bari Ines Pierucci, dell’assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci, il vicepresidente della Camera di Commercio Pietro Piccioni ha portato i saluti del presidente Alessandro Ambrosi, che ha fortemente voluto l’iniziativa: “Siamo orgogliosi di aver ospitato questo importante momento di confronto, ma anche di aver offerto il nostro contributo”- ha fatto sapere Ambrosi. “Vogliamo difendere ogni iniziativa utile a far progredire nei territori interessati all'applicazione di questa piattaforma, la capacità di intessere relazioni per la crescita comune.  Credo sia importante costruire un contesto di grande rete tra i territori perché rappresenta un valore aggiunto per gli investitori e per i clienti. E per fare questo, è necessario lavorare per farsi conoscere come sistema, per implementare azioni congiunte per la semplificazione delle procedure e la digitalizzazione della catena logistica. Dobbiamo lavorare insieme su progetti concreti, perché i rapporti e le relazioni commerciali sono i prima ambasciatori di pace”.


Sull’importanza di costruire ponti e non muri e sulla valenza strategica in tal senso della Fiera del levante è intervenuta anche Marina Lalli, Relazioni istituzionali Nuova Fiera del Levante. “Abbiamo aperto la fiera dopo un anno di assenza e da subito abbiamo registrato una fortissima partecipazione con già 100.000 presenze. La fiera, con il Mediterraneo come punto fermo, è un momento di crescita per il territorio, è portatrice di un messaggio di speranza e di unione, riferimento per le imprese meridionali e di tutta l’area. E noi vogliamo continuare a favorire l’incontro, creando ponti e non muri. Ed è qui che si inserisce questo importante incontro di oggi perché la Puglia è fondamentale negli scambi con tutti i paesi balcanici e deve diventarlo sempre di più. E da qui dobbiamo partire, dall’essere crocevia di storie, culture, tradizioni. Da quell’arricchimento culturale che è il valore aggiunto della nostra Fiera che deve non solo favorire gli scambi commerciali ma aprire le menti”.


"L'Italia è tra i primi partner commerciali di Albania per tutti i Paesi balcanici", ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. "Anche attraverso il rafforzamento della collaborazione con le istituzioni europee, le nostre Camere di Commercio hanno la possibilità di leggere le esigenze dei territori e le esigenze dei rispettivi sistemi economici e delle comunità imprenditoriali, definendo progetti e iniziative che possano favorire lo sviluppo tecnologico e sostenibile per stimolare lo sviluppo dei sistemi aziendali, promuovere la cooperazione economica e il trasferimento di tecnologie e know-how".


“La Comunità Adriatica rappresenta una grande opportunità per sviluppare una nuova dimensione di scambio non solo economico e culturale tra i Paesi dei Balcani occidentali e l’Italia che si conferma cerniera geostrategica tra l’Europa e i Paesi di prossimità. Protagoniste sono le nostre Università, avamposto naturale per supportare il tessuto delle imprese in una logica di copartenariato transnazionale” ha dichiarato il Presidente della Luiss Vincenzo Boccia, proseguendo: “La costruzione di piattaforme e di solidi ponti di relazioni devono essere orientati alla valorizzazione delle energie dei nostri giovani, futuri attori del Mediterraneo allargato”. 


Anche la presidente di Pax Humana Maria Nicoletta Gaida condivide la necessità di una comunità adriatica. "La Comunità Adriatica è un'idea che si fonda su una geografia, una storia, un mito, un’origine comune”- ha dichiarato. “Un progetto incentrato sul dialogo e la condivisione con lo scopo di proporre contributi concreti per la pace e la prosperità".



N.B. Si rendono noti i dati Istat degli interscambi commerciali


Secondo una elaborazione di Promos Italia su dati Istat, nell’area che comprende Croazia e Slovenia (Paesi aderenti all’iniziativa di Bari del 19-20 Ottobre, che sono da anni membri UE), oltre ai Paesi dei Balcani occidentali, secondo la nomenclatura della Commissione europea (Albania, Kosovo, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Bosnia ed Erzegovina), l’interscambio commerciale nel primo semestre 2022 è in crescita del 50,2% rispetto ai 10,8 miliardi dei primi sei mesi del 2021. In particolare, cresce l'export italiano pari a 8,8 miliardi nei primi sei mesi del 2022 rispetto a 6,1 miliardi del primo semestre 2021, +44,2%. L'import in sei mesi è di 7,4 miliardi e cresce del 58% in un anno, rispetto ai 4,7 miliardi dei primi sei mesi dell'anno precedente. Nel 2019 era, sempre in sei mesi, di 4,5 miliardi l'import e di 6,6 miliardi l’export.

Le principali regioni italiane nel commercio sono: la Lombardia con 3,7 miliardi di scambi nei primi sei mesi del 2022 e una crescita del 39,7%in un anno, rispetto ai primi sei mesi del 2021, Veneto con 3,1 miliardi, +35,1%, Emilia Romagna con 1,7 miliardi, in crescita del 37,9%. Seguono Friuli Venezia Giulia con 1,2 miliardi, +38,5%, Sicilia con un miliardo, +273%. 

Tra i settori del manifatturiero, per export prevalgono metalli e prodotti in metallo con 1,6 miliardi nei primi sei mesi dell'anno, in crescita del 34% rispetto ai primi sei mesi del 2021, coke e prodotti petroliferi raffinati con 1,3 miliardi, +297%, moda con 1 miliardo, +22%, macchinari con 814 milioni, +23%, prodotti chimici con 715 milioni, +36%. Per import primi settori i metalli e prodotti in metallo con 1,1 miliardi, +72%, il tessile con un miliardo, +14%.



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